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08/04/2025
08/04/2025
La nostra Azienda partecipa all'Open Week sulla Salute della Donna che si terrà ad aprile 2025
La nostra Azienda partecipa all'Open Week sulla Salute della Donna che si terrà ad aprile 2025
In occasione dell'Open Week sulla Salute della Donna, organizzato da ONDa (Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna), la nostra Azienda propone un Webinar dal titolo:
SOVRAPPESO E OBESITÀ: DIAMO IL GIUSTO PESO ALLA SALUTE DELLA DONNA
L'evento, in programma per il 28 aprile dalle ore 14.30, sarà condotto dagli specialisti di Endocrinologia della nostra Azienda, diretti dalla Prof.ssa Maria Laura Tanda. Durante il Webinar, organizzato dalla Prof.ssa Eliana Piantanida, verranno approfonditi temi legati al sovrappeso e all'obesità, con l'obiettivo di fornire consigli e suggerimenti alle donne per mantenersi in salute.
Come partecipare:
Collegarsi al Webinar tramite il seguente link:
Vi aspettiamo numerose per un appuntamento dedicato al benessere e alla salute della donna.

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31/03/2025
31/03/2025
Elisa Piredda è la nuova cardiologa in servizio all'Ospedale di Luino
L'Ospedale di Luino può contare su una nuova specialista in Cardiologia.
Si tratta della Dottoressa Elisa Piredda, dell'équipe della Cardiologia 2 varesina, diretta dalla Dott.ssa Battistina Castiglioni, che nell'Alto Verbano ha affiancato il Dott. Franco Compagnoni.
33 anni, laureata all'Università dell'Insubria e specializzata a gennaio 2025 in Cardiologia, ha trascorso i primi due anni della specializzazione all'Ospedale San Martino di Genova e gli altri due al Circolo di Varese.
Dopo aver lavorato in questi grandi nosocomi, ha deciso di dedicare la sua professionalità all'Ospedale di Luino: "Sono convinta che questo Ospedale rappresenti una grande opportunità - ha dichiarato, spiegando le ragioni della sua scelta -Luino ha le dimensioni ideali per coniugare al meglio la clinica con la prevenzione, due direttrici fondamentali per ogni medico, oggi più che mai. Con il dottor Compagnoni, l'altro cardiologo in servizio a Luino, penso di poter essere di aiuto per i pazienti, che non sono pochi e che ora potranno avere due specialisti a cui affidarsi, e per la comunità che vive in quel territorio, il contesto da cui deve partire ogni azione finalizzata alla prevenzione delle malattie dell'apparato cardiovascolare, prima causa di morte nel mondo".
In particolare, grazie a questo rinforzo, sarà ulteriormente garantita ai pazienti dell'alto Verbano la possibilità di essere seguiti vicino a casa, magari dopo aver affrontato l'acuzie nella sede centrale dell'Ospedale di Circolo, potendo contare su professionisti in servizio a Luino ma in rete con la Cardiologia varesina.
L'arrivo della Dott.ssa Piredda a Luino è stato accompagnato anche da un'altra bella notizia: la consegna di un nuovo ecografo, che permetterà di potenziare l'offerta ambulatoriale così come l'attività di consulenza cardiologica per i reparti di degenza e per il Pronto Soccorso.
Nella foto, la Dott.ssa Piredda con il Dott. Compagnoni.

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28/03/2025
28/03/2025
Si laurea in Medicina dopo 4 interventi neurochirurgici - La storia di Erlis, da paziente a dottoressa, tra l'Ospedale di Circolo e l'Università dell'Insubria.
Si laurea in Medicina dopo 4 interventi neurochirurgici.
La storia di Erlis, da paziente a dottoressa, tra l'Ospedale di Circolo e l'Università dell'Insubria.
"Giunta al termine di questo intenso percorso di studi, desidero esprimere la mia più profonda gratitudine a tutti coloro che mi hanno accompagnato in questo cammino, reso ancor più significativo dalla particolare esperienza che ho vissuto".
Scrive così, nella sua tesi di laurea, Erlis Meneri, che mercoledì 26 marzo si è laureata in Medicina e Chirurgia all'Università dell'Insubria.
E in quella "particolare esperienza" che cita, sta una storia straordinaria in cui ha vinto la voglia di vivere e di realizzare un sogno.
Nel 2022 Erlis è una giovane di 28 anni impegnata a costruire il proprio futuro. Parla correntemente tre lingue, studia all’Università. Come sua sorella, vorrebbe diventare medico chirurgo. Sa di essere portatrice di un angioma cavernoso cerebrale, un pericolo costante, la cui asportazione è stata prospettata assai rischiosa, ma la preoccupazione non offusca i suoi sogni.
Un giorno di fine agosto, un’emicrania si presenta più lancinante del solito. Erlis è confusa, perde conoscenza. Giunge all'Ospedale di Circolo accompagnata dalla sorella e la diagnosi è quanto più temono: l’angioma ha sanguinato e potrebbe farlo ancora. Un primo intervento, ad opera dell'équipe di Neurochirurgia, risolve l'emergenza, ma non l'origine del problema. Nel giro di poco, Erlis precipita in coma: le sue condizioni sono estremamente critiche. Viene portata nuovamente in sala operatoria e questa volta si tenta quanto si riteneva ai limiti del possibile: l'asportazione dell’angioma. Le mani esperte del Dottor Antonio Tabano si muovono "con precisione millimetrica e un coraggio incrollabile", parole della stessa Erlis. L'intervento riesce, ma resta il timore di quanti danni possa aver causato il sanguinamento dell'angioma.
La giovane riapre gli occhi in Neurorianimazione dopo alcuni giorni: non ricorda dove si trova, né perché. Il lato sinistro del corpo sembra ancora addormentato, i pensieri sono confusi e faticano a trasformarsi in parole. Erlis si sforza di comunicare, l’italiano sembra svanito, le prime frasi stentate sono in inglese. Le giornate in terapia intensiva sono lunghe, scandite da esami e farmaci, dalla logopedia e dalla fisioterapia. Il miglioramento c'è, lento sì, ma costante. Anche l'esperienza di questi giorni si sedimenta in lei, ed Erlis saprà darle valore.
Bisogna attendere metà settembre perché possa lasciare la Neurorianimazione, salutando tutti con un sorriso. Il cammino è ancora lungo, ma il peggio è passato. Seguono altri due interventi neurochirurgici, l'ultimo a maggio 2024, per buttarsi finalmente alle spalle questa sua "particolare esperienza" e iniziare la volata finale verso la tesi, accompagnata dal suo tutor, il Prof. Luca Cabrini, Direttore del Dipartimento di Neuroemergenze e di quel reparto di rianimazione in cui è stata degente.
Arriva il giorno, Erlis discute la tesi in italiano: Strategie di Comunicazione del paziente in Terapia Intensiva. Dall’Approccio Low Tech alle Nuove Tecnologie - Una Revisione Sistematica. Il Prof. Cabrini si dice orgoglioso della sua studentessa, Erlis trattiene le lacrime, la sua famiglia no: è un abbraccio liberatorio, è pura felicità.
"Al Prof. Cabrini - scrive Erlis nella sua tesi - La sua guida esperta e la sua umanità profonda hanno lasciato un'impronta indelebile nel mio approccio alla medicina. [...]Al Dott. Tabano, - aggiunge la neodottoressa - il mio salvatore! Quando la vita mi ha messo alla prova più volte, le sue mani eccezionali hanno tracciato il confine tra la mia esistenza e il buio. [...]. Al Dott. Conti e all'équipe di Neurorianimazione, veri e propri guardiani della vita nei momenti più critici. Avete vegliato su di me quando ogni respiro era incerto e prezioso. Grazie a voi ho compreso cosa significhi realmente la parola 'rianimazione': non solo un intervento tecnico sul corpo, ma un profondo atto di rispetto per la vita in tutte le sue forme".
"Anche noi siamo grati ad Erlis ed alla sua famiglia - tiene ad aggiungere il Prof. Cabrini - La loro amicizia fa bene al cuore e dà energia, mette voglia di fare sempre meglio. E poi sono stati un fantastico esempio di resilienza di fronte alle avversità, di tenacia, di speranza, e tutto questo... con il sorriso. Abbiamo molto da imparare dalla famiglia Meneri!".

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28/02/2025
28/02/2025
Giornata Mondiale delle Malattie Rare 2025: La Gemma Rara ODV sostiene la ricerca sulla malattia policistica renale
Il 28 febbraio 2025 si celebra la Giornata Mondiale delle Malattie Rare, un'occasione per sensibilizzare la cittadinanza e promuovere la ricerca su patologie spesso poco conosciute. Il tema scelto per questa edizione, "Persone con Malattia Rara e Ricerca", sottolinea l'importanza dello studio per migliorare la qualità di vita di chi convive con una malattia rara.
L’Associazione La Gemma Rara ODV, che collabora da diversi anni con l'ASST Sette Laghi, è da sempre impegnata nel sostegno alla ricerca e all’assistenza dei pazienti, in stretta collaborazione con diversi reparti dell'Azienda. Per l'anno in corso, in particolare, l’Associazione finanzia una borsa di studio per un Biologo genetista, destinata alla ricerca sulla malattia policistica renale (PKD). Questo progetto è reso possibile grazie alla collaborazione interdisciplinare tra Genetisti e Nefrologi che dipendono rispettivamente dal Laboratorio Analisi SMEL specializzato in Citogenetica e Genetica Medica, di cui è Responsabile la Dott.ssa Rossana Righi, e dalla Nefrologia e Dialisi, diretta dal Dott. Andrea Ambrosini.
La malattia policistica renale (PKD) è un disordine genetico che si manifesta principalmente in età adulta, ma nel 2-5% dei casi può esordire prima dei 15 anni. La patologia presenta un quadro clinico molto variabile: alcuni pazienti sviluppano solo cisti renali isolate, mentre altri vanno incontro a un’insufficienza renale progressiva che può richiedere dialisi o trapianto di rene. Nella maggior parte dei casi, la malattia è causata da mutazioni nei geni PKD1 e PKD2, ma esiste una percentuale di pazienti per cui la causa genetica resta ignota.
Oggetto della ricerca è un’indagine combinata che ricorre sia al sequenziamento genico di ultima generazione NGS (Next Generation Sequencing), che all’applicazione della tecnologia CMA (Cromosomal Microarray Analisys), volta all’individuazione di variazioni nel numero di copie di tratti di DNA. Questo approccio rappresenta un'importante frontiera nella comprensione dei meccanismi genetici alla base della malattia policistica del rene, permettendo di identificare nel DNA sequenze delete o duplicate, modulatrici della gravità della patologia e consente di caratterizzare quella parte di pazienti che al momento non ha diagnosi genetica.
Questa borsa di studio, assegnata alla Dottoressa Caterina Barbieri, conferma l'impegno de La Gemma Rara ODV nel promuovere la ricerca scientifica e il supporto ai pazienti affetti da malattie rare.
Per saperne di più sull'Associazione:
L’Associazione La Gemma Rara ODV (www.lagemmarara.org) è stata fondata nel 2007 dal dott. Rosario Casalone, medico genetista responsabile fino al 2021 della SSD Laboratorio Analisi - SMEL specializzato in Citogenetica e Genetica Medica dell'Ospedale di Circolo di Varese, con il suo staff e con amici affezionati alla causa. Presidente è il dott. Giulio Broggini. L’Associazione sostiene la ricerca sulle malattie rare con borse di studio per biologi e medici specializzati in Genetica Medica. L’Associazione ha anche, negli anni, avviato e coltivato progetti formativi sul tema delle malattie rare, quali una costante opera di informazione negli istituti di istruzione secondaria, la creazione e sostegno di eventi di Educazione Continua in Medicina in ambito genetico per i professionisti di branca. Ha, inoltre, creato e avviato iniziative e progetti tuttora in atto e in costante aggiornamento, in ausilio alle persone e famiglie con malattie rare ed ai caregiver: progetto SEMPRE AL TUO FIANCO (filmati tutoriali per la gestione ed il monitoraggio di dispositivi medici domiciliari) e la Guida ai servizi per i malati rari nella provincia di Varese (www.malattierarevarese.it).

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25/02/2025
25/02/2025
Giornata mondiale per la lotta contro l'HPV 2025
Giornata mondiale per la lotta contro l'HPV 2025
L’impegno di ASST Sette Laghi per la prevenzione
In occasione del 4 marzo, Giornata Mondiale per la lotta all’HPV (Papilloma Virus Umano), e dell'8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, ASST Sette Laghi aderisce alla campagna screening e prevenzione di Regione Lombardia, un’importante occasione per informare sui rischi associati all’HPV e sulle misure preventive disponibili.
Il Papilloma Virus è l’infezione sessualmente trasmessa più diffusa in entrambi i sessi: oltre ad essere la causa principale del cancro della cervice uterina, può essere responsabile di altri tumori correlati, prevenibili proprio grazie alla vaccinazione e allo screening.
A tale proposito, ASST Sette Laghi, in occasione delle due giornate, propone una serie di iniziative gratuite, frutto della forte integrazione tra Ospedale e Servizi Territoriali.
In particolare, nei Centri Vaccinali saranno offerte vaccinazioni HPV a ragazze e ragazzi nati tra il 1998 e il 2005, residenti in Regione Lombardia. Inoltre, con il patrocinio dell’Università dell'Insubria, gli studenti dell’Ateneo, sempre di età compresa tra i 18 e i 25 anni e residenti in Lombardia, potranno accedere gratuitamente alla vaccinazione nel Padiglione Biffi - Via O. Rossi n. 9.
Infine, sabato 8 marzo, nei Consultori Familiari saranno eseguiti gratuitamente, su prenotazione, screening della Cervice (Pap-test e HPV-DNA), per le donne tra i 25 e i 64 anni. Le prenotazioni potranno essere effettuate chiamando il Centro Screening di ATS Insubria ai numeri dedicati.
Per maggiori informazioni: https://www.asst-settelaghi.it/contenuto-web/-/asset_publisher/JfjQW9XDDZvR/content/giornate-di-prevenzione-hpv-4-e-8-marzo-2025-

Ultime notizie
14/02/2025
14/02/2025
Prevenzione nelle Case di Comunità: ASST Sette Laghi affina un modello sulla scorta del successo della Giornata mondiale contro il Cancro
Tutto esaurito per l'open day organizzato per lo scorso 4 febbraio da ASST Sette Laghi in occasione della Giornata Mondiale contro il Cancro.
Se questo risultato era atteso, considerato il grande interesse della popolazione per i temi della prevenzione, non era così scontato raccogliere un così alto gradimento per un modello organizzativo nuovo, che ASST Sette Laghi sta iniziando a sperimentare. L'open day dello scorso 4 febbraio ha infatti puntato moltissimo sulla territorializzazione dei servizi di prevenzione, coinvolgendo le Case di Comunità e proponendole come sedi dell'offerta, da Laveno a Sesto Calende, da Tradate a Varese e Arcisate.
In particolare, il successo dell'iniziativa è stato frutto di un grande gioco di squadra coordinato dalla Direzione SocioSanitaria, dal Dipartimento di Prevenzione e dai Direttori dei Distretti, che ha raccolto la disponibilità dei professionisti della Brest Unit, della Radiologia, di psicologi dell'équipe del prof. Marco Bellani e genetisti, e che ha potuto contare sulla collaborazione degli Enti del Terzo Settore dedicati al tema: CAOS Varese, Andos Varese, Varese per l'Oncologia e LILT sezione varesina, con il patrocinio di Europa Donna e FAVO.
Nel dettaglio, per quanto riguarda lo screening senologico, si sono esauriti tutti i 77 posti disponibili per le valutazioni ad opera dell'équipe della Prof.ssa Francesca Rovera, Direttore della Breast Unit varesina, con 15 donne prese in carico per l'approfondimento di secondo livello a cura della Radiologia diretta dal Dott. Leonardo Callegari. Si segnalano inoltre ben 58 counselling genetici, che hanno portato alla necessità di programmare 12 approfondimenti e 4 test genetici.
"Per circa un quarto delle donne che si sono sottoposte al counselling genetico è emerso un sospetto di sindrome di predisposizione ereditaria ai tumori - commenta la Dott.ssa Maria Grazia Tibiletti, genetista e membro del Centro di ricerche dei tumori ereditari dell università dell insubria e componente del Comitato scientifico di CAOS - Questo dato evidenzia che il territorio necessita di indagini più approfondite, per individuare i casi sospetti e intervenire per tempo".
L'elevato gradimento delle donne sui servizi proposti è emerso da una rilevazione sull'esperienza riferita dalle donne stesse condotta dalla Prof.ssa Alessandra Grossi, ricercatrice del Dipartimento di Scienze umane e dell'Innovazione per il territorio dell'Università dell'Insubria che ha operato su ingaggio del Terzo Settore.
"Questa rilevazione è parte di un percorso di studio che mira non solo a rilevare l'indice di gradimento dei servizi proposti da ASST Sette Laghi in tema di prevenzione senologica, ma soprattutto a raccogliere i bisogni e le attese delle donne, così da disporre di una base di conoscenze strategiche per progettare e organizzare l'offerta insieme a loro, includendo sempre la loro voce nei processi di sviluppo di nuovi modelli come quello proposto" tiene a sottolineare la Prof.ssa Grossi.
Per quanto riguarda la vaccinazione ai pazienti fragili, ne sono state somminstrate 21, mentre 76 persone si sono sottoposte allo screening HCV. Infine, 10 persone hanno aderito alla possibilità di sottoporsi al counselling per la disassuefazione dall'abitudine al fumo offerto nella sola sede di Arcisate.
"Sulla scorta di questa esperienza e degli esiti della rilevazione condotta dalla Prof.ssa Grossi, tenuto conto anche del forte impulso che giunge dal Terzo Settore in questa direzione, stiamo lavorando per mettere a sistema l'offerta periodica di open day mirati alla prevenzione sfruttando la capillare rete territoriale di ASST Sette Laghi - annuncia il Direttore SocioSanitario, Giuseppe Calicchio - L'idea è organizzare eventi dedicati a cadenza regolare durante l'anno ospitati di volta in volta in una delle nostre sedi distrettuali, per portare la prevenzione sempre più vicino ai cittadini".
"La cultura della prevenzione vede nel territorio il punto di forza ed il link tra il territorio stesso e l'ospedale rappresenta un percorso di cura che investe sulla prossimità e personalizzazione come approccio innovativo - tiene a commentare Adele Patrini, Presidente CAOS e coordinatore del terzo settore coinvolto - La multidisciplinarietà che ha contraddistinto il progetto ha reso il Terzo Settore parte integrante di un processo che crede nel valore etico ed organizzativo del TEAM. Come delegata di FAVO Lombardia, una Federazione che recluta più di 25.000 volontari a livello nazionale, ringrazio profondamente tutti gli attori di questo successo, con una particolare attenzione alle volontarie che hanno concretizzato, con energia e passione, la forza della rete".

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13/02/2025
13/02/2025
Nuovo Ambulatorio di Reumatologia alla Casa di Comunità di Varese
Nuovo Ambulatorio di Reumatologia alla Casa di Comunità di Varese
Dal 20 febbraio, la Casa di Comunità di Varese potenzierà l'offerta di cure specialistiche con un nuovo ambulatorio di Reumatologia, pensato per offrire una risposta ai bisogni dei pazienti più vicina al contesto di vita. Il Servizio, che afferisce alla Reumatologia di Varese, diretta dalla dott.ssa Antonella Capelli, sarà un importante punto di riferimento per la cura di malattie reumatologiche, patologie osteometaboliche, patologie meccanico degenerative e della Sindrome Fibromialgica.
“Grazie alla valutazione precoce e a terapie sempre più efficaci - spiega la dott.ssa Antonella Capelli - è possibile ridurre l’impatto negativo delle malattie reumatologiche e migliorare la qualità della vita dei nostri pazienti”. Inoltre, “La presenza dello specialista reumatologo all'interno della Casa di Comunità – afferma la dr.ssa Anna Malesci, Direttore del Distretto di Varese - consentirà un miglioramento dell’assistenza al malato affetto da malattie reumatologiche con una presa in carico multidisciplinare, in una logica che integra l’assistenza ospedaliera con quella sociosanitaria e sociale in un percorso di cura globale della persona”.

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31/01/2025
31/01/2025
Radioterapia Circolo: a regime l'attività del terzo acceleratore lineare
Radioterapia Circolo: a regime l'attività del terzo acceleratore lineare
Nella Radioterapia dell’Ospedale di Circolo di Varese, è entrata a regime l'attività dell’ultimo dei 3 acceleratori lineari (LINAC) di ultimissima generazione sostituiti tra il 2022 e il 2024. Le tre apparecchiature, due finanziate con fondi PNRR e una con fondi stanziati da Regione Lombardia, per un valore rispettivo di circa 1,5 milioni di euro, sono in grado di garantire efficacia e precisione, consentendo, grazie alla versatilità di utilizzo, un impiego estremamente flessibile ed efficace in molteplici situazioni cliniche.
“La Radioterapia varesina – afferma il Dottor Italo Dell’Oca, Direttore della SC di Radioterapia – si avvale ora di tre acceleratori lineari di ultima generazione che consentono di accrescere significativamente la capacità di soddisfare i bisogni clinici nel settore oncologico, con un impatto positivo sulla qualità dei trattamenti radianti e sulla gestione delle liste di attesa”.
Il nuovo LINAC, utilizzando un sistema di IGRT (Image Guided RadioTherapy), permette di erogare trattamenti radioterapici in modo estremamente accurato e preciso, limitando gli effetti collaterali. Grazie al potenziamento del fascio con tecnologia Flattening Filter Free (FFF) rende possibile erogare trattamenti stereotassici ad alte dosi con precisione millimetrica, riducendo la durata della procedura. Inoltre, consente di monitorare il movimento respiratorio del paziente durante i trattamenti ed è dotato di un sistema di riconoscimento di superficie cutanea per i target più superficiali.
Con l’entrata a regime dell'attività del terzo acceleratore lineare si conclude per l’ASST Sette Laghi un anno di grande rinnovamento tecnologico in cui, accanto agli oltre 14 milioni di euro, assegnati dal PNRR, l’Azienda ha potuto beneficiare di ulteriori 4,2 milioni di euro stanziati da Regione Lombardia con la DGR2615 del 24.06.2024, senza contare altri grandi finanziamenti regionali, a partire dai 3,5 milioni di euro investiti per la realizzazione della nuova sala operatoria ibrida.

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08/04/2025
08/04/2025
La nostra Azienda partecipa all'Open Week sulla Salute della Donna che si terrà ad aprile 2025
La nostra Azienda partecipa all'Open Week sulla Salute della Donna che si terrà ad aprile 2025
In occasione dell'Open Week sulla Salute della Donna, organizzato da ONDa (Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna), la nostra Azienda propone un Webinar dal titolo:
SOVRAPPESO E OBESITÀ: DIAMO IL GIUSTO PESO ALLA SALUTE DELLA DONNA
L'evento, in programma per il 28 aprile dalle ore 14.30, sarà condotto dagli specialisti di Endocrinologia della nostra Azienda, diretti dalla Prof.ssa Maria Laura Tanda. Durante il Webinar, organizzato dalla Prof.ssa Eliana Piantanida, verranno approfonditi temi legati al sovrappeso e all'obesità, con l'obiettivo di fornire consigli e suggerimenti alle donne per mantenersi in salute.
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31/03/2025
31/03/2025
Elisa Piredda è la nuova cardiologa in servizio all'Ospedale di Luino
L'Ospedale di Luino può contare su una nuova specialista in Cardiologia.
Si tratta della Dottoressa Elisa Piredda, dell'équipe della Cardiologia 2 varesina, diretta dalla Dott.ssa Battistina Castiglioni, che nell'Alto Verbano ha affiancato il Dott. Franco Compagnoni.
33 anni, laureata all'Università dell'Insubria e specializzata a gennaio 2025 in Cardiologia, ha trascorso i primi due anni della specializzazione all'Ospedale San Martino di Genova e gli altri due al Circolo di Varese.
Dopo aver lavorato in questi grandi nosocomi, ha deciso di dedicare la sua professionalità all'Ospedale di Luino: "Sono convinta che questo Ospedale rappresenti una grande opportunità - ha dichiarato, spiegando le ragioni della sua scelta -Luino ha le dimensioni ideali per coniugare al meglio la clinica con la prevenzione, due direttrici fondamentali per ogni medico, oggi più che mai. Con il dottor Compagnoni, l'altro cardiologo in servizio a Luino, penso di poter essere di aiuto per i pazienti, che non sono pochi e che ora potranno avere due specialisti a cui affidarsi, e per la comunità che vive in quel territorio, il contesto da cui deve partire ogni azione finalizzata alla prevenzione delle malattie dell'apparato cardiovascolare, prima causa di morte nel mondo".
In particolare, grazie a questo rinforzo, sarà ulteriormente garantita ai pazienti dell'alto Verbano la possibilità di essere seguiti vicino a casa, magari dopo aver affrontato l'acuzie nella sede centrale dell'Ospedale di Circolo, potendo contare su professionisti in servizio a Luino ma in rete con la Cardiologia varesina.
L'arrivo della Dott.ssa Piredda a Luino è stato accompagnato anche da un'altra bella notizia: la consegna di un nuovo ecografo, che permetterà di potenziare l'offerta ambulatoriale così come l'attività di consulenza cardiologica per i reparti di degenza e per il Pronto Soccorso.
Nella foto, la Dott.ssa Piredda con il Dott. Compagnoni.

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28/03/2025
28/03/2025
Si laurea in Medicina dopo 4 interventi neurochirurgici - La storia di Erlis, da paziente a dottoressa, tra l'Ospedale di Circolo e l'Università dell'Insubria.
Si laurea in Medicina dopo 4 interventi neurochirurgici.
La storia di Erlis, da paziente a dottoressa, tra l'Ospedale di Circolo e l'Università dell'Insubria.
"Giunta al termine di questo intenso percorso di studi, desidero esprimere la mia più profonda gratitudine a tutti coloro che mi hanno accompagnato in questo cammino, reso ancor più significativo dalla particolare esperienza che ho vissuto".
Scrive così, nella sua tesi di laurea, Erlis Meneri, che mercoledì 26 marzo si è laureata in Medicina e Chirurgia all'Università dell'Insubria.
E in quella "particolare esperienza" che cita, sta una storia straordinaria in cui ha vinto la voglia di vivere e di realizzare un sogno.
Nel 2022 Erlis è una giovane di 28 anni impegnata a costruire il proprio futuro. Parla correntemente tre lingue, studia all’Università. Come sua sorella, vorrebbe diventare medico chirurgo. Sa di essere portatrice di un angioma cavernoso cerebrale, un pericolo costante, la cui asportazione è stata prospettata assai rischiosa, ma la preoccupazione non offusca i suoi sogni.
Un giorno di fine agosto, un’emicrania si presenta più lancinante del solito. Erlis è confusa, perde conoscenza. Giunge all'Ospedale di Circolo accompagnata dalla sorella e la diagnosi è quanto più temono: l’angioma ha sanguinato e potrebbe farlo ancora. Un primo intervento, ad opera dell'équipe di Neurochirurgia, risolve l'emergenza, ma non l'origine del problema. Nel giro di poco, Erlis precipita in coma: le sue condizioni sono estremamente critiche. Viene portata nuovamente in sala operatoria e questa volta si tenta quanto si riteneva ai limiti del possibile: l'asportazione dell’angioma. Le mani esperte del Dottor Antonio Tabano si muovono "con precisione millimetrica e un coraggio incrollabile", parole della stessa Erlis. L'intervento riesce, ma resta il timore di quanti danni possa aver causato il sanguinamento dell'angioma.
La giovane riapre gli occhi in Neurorianimazione dopo alcuni giorni: non ricorda dove si trova, né perché. Il lato sinistro del corpo sembra ancora addormentato, i pensieri sono confusi e faticano a trasformarsi in parole. Erlis si sforza di comunicare, l’italiano sembra svanito, le prime frasi stentate sono in inglese. Le giornate in terapia intensiva sono lunghe, scandite da esami e farmaci, dalla logopedia e dalla fisioterapia. Il miglioramento c'è, lento sì, ma costante. Anche l'esperienza di questi giorni si sedimenta in lei, ed Erlis saprà darle valore.
Bisogna attendere metà settembre perché possa lasciare la Neurorianimazione, salutando tutti con un sorriso. Il cammino è ancora lungo, ma il peggio è passato. Seguono altri due interventi neurochirurgici, l'ultimo a maggio 2024, per buttarsi finalmente alle spalle questa sua "particolare esperienza" e iniziare la volata finale verso la tesi, accompagnata dal suo tutor, il Prof. Luca Cabrini, Direttore del Dipartimento di Neuroemergenze e di quel reparto di rianimazione in cui è stata degente.
Arriva il giorno, Erlis discute la tesi in italiano: Strategie di Comunicazione del paziente in Terapia Intensiva. Dall’Approccio Low Tech alle Nuove Tecnologie - Una Revisione Sistematica. Il Prof. Cabrini si dice orgoglioso della sua studentessa, Erlis trattiene le lacrime, la sua famiglia no: è un abbraccio liberatorio, è pura felicità.
"Al Prof. Cabrini - scrive Erlis nella sua tesi - La sua guida esperta e la sua umanità profonda hanno lasciato un'impronta indelebile nel mio approccio alla medicina. [...]Al Dott. Tabano, - aggiunge la neodottoressa - il mio salvatore! Quando la vita mi ha messo alla prova più volte, le sue mani eccezionali hanno tracciato il confine tra la mia esistenza e il buio. [...]. Al Dott. Conti e all'équipe di Neurorianimazione, veri e propri guardiani della vita nei momenti più critici. Avete vegliato su di me quando ogni respiro era incerto e prezioso. Grazie a voi ho compreso cosa significhi realmente la parola 'rianimazione': non solo un intervento tecnico sul corpo, ma un profondo atto di rispetto per la vita in tutte le sue forme".
"Anche noi siamo grati ad Erlis ed alla sua famiglia - tiene ad aggiungere il Prof. Cabrini - La loro amicizia fa bene al cuore e dà energia, mette voglia di fare sempre meglio. E poi sono stati un fantastico esempio di resilienza di fronte alle avversità, di tenacia, di speranza, e tutto questo... con il sorriso. Abbiamo molto da imparare dalla famiglia Meneri!".

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28/02/2025
28/02/2025
Giornata Mondiale delle Malattie Rare 2025: La Gemma Rara ODV sostiene la ricerca sulla malattia policistica renale
Il 28 febbraio 2025 si celebra la Giornata Mondiale delle Malattie Rare, un'occasione per sensibilizzare la cittadinanza e promuovere la ricerca su patologie spesso poco conosciute. Il tema scelto per questa edizione, "Persone con Malattia Rara e Ricerca", sottolinea l'importanza dello studio per migliorare la qualità di vita di chi convive con una malattia rara.
L’Associazione La Gemma Rara ODV, che collabora da diversi anni con l'ASST Sette Laghi, è da sempre impegnata nel sostegno alla ricerca e all’assistenza dei pazienti, in stretta collaborazione con diversi reparti dell'Azienda. Per l'anno in corso, in particolare, l’Associazione finanzia una borsa di studio per un Biologo genetista, destinata alla ricerca sulla malattia policistica renale (PKD). Questo progetto è reso possibile grazie alla collaborazione interdisciplinare tra Genetisti e Nefrologi che dipendono rispettivamente dal Laboratorio Analisi SMEL specializzato in Citogenetica e Genetica Medica, di cui è Responsabile la Dott.ssa Rossana Righi, e dalla Nefrologia e Dialisi, diretta dal Dott. Andrea Ambrosini.
La malattia policistica renale (PKD) è un disordine genetico che si manifesta principalmente in età adulta, ma nel 2-5% dei casi può esordire prima dei 15 anni. La patologia presenta un quadro clinico molto variabile: alcuni pazienti sviluppano solo cisti renali isolate, mentre altri vanno incontro a un’insufficienza renale progressiva che può richiedere dialisi o trapianto di rene. Nella maggior parte dei casi, la malattia è causata da mutazioni nei geni PKD1 e PKD2, ma esiste una percentuale di pazienti per cui la causa genetica resta ignota.
Oggetto della ricerca è un’indagine combinata che ricorre sia al sequenziamento genico di ultima generazione NGS (Next Generation Sequencing), che all’applicazione della tecnologia CMA (Cromosomal Microarray Analisys), volta all’individuazione di variazioni nel numero di copie di tratti di DNA. Questo approccio rappresenta un'importante frontiera nella comprensione dei meccanismi genetici alla base della malattia policistica del rene, permettendo di identificare nel DNA sequenze delete o duplicate, modulatrici della gravità della patologia e consente di caratterizzare quella parte di pazienti che al momento non ha diagnosi genetica.
Questa borsa di studio, assegnata alla Dottoressa Caterina Barbieri, conferma l'impegno de La Gemma Rara ODV nel promuovere la ricerca scientifica e il supporto ai pazienti affetti da malattie rare.
Per saperne di più sull'Associazione:
L’Associazione La Gemma Rara ODV (www.lagemmarara.org) è stata fondata nel 2007 dal dott. Rosario Casalone, medico genetista responsabile fino al 2021 della SSD Laboratorio Analisi - SMEL specializzato in Citogenetica e Genetica Medica dell'Ospedale di Circolo di Varese, con il suo staff e con amici affezionati alla causa. Presidente è il dott. Giulio Broggini. L’Associazione sostiene la ricerca sulle malattie rare con borse di studio per biologi e medici specializzati in Genetica Medica. L’Associazione ha anche, negli anni, avviato e coltivato progetti formativi sul tema delle malattie rare, quali una costante opera di informazione negli istituti di istruzione secondaria, la creazione e sostegno di eventi di Educazione Continua in Medicina in ambito genetico per i professionisti di branca. Ha, inoltre, creato e avviato iniziative e progetti tuttora in atto e in costante aggiornamento, in ausilio alle persone e famiglie con malattie rare ed ai caregiver: progetto SEMPRE AL TUO FIANCO (filmati tutoriali per la gestione ed il monitoraggio di dispositivi medici domiciliari) e la Guida ai servizi per i malati rari nella provincia di Varese (www.malattierarevarese.it).

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25/02/2025
25/02/2025
Giornata mondiale per la lotta contro l'HPV 2025
Giornata mondiale per la lotta contro l'HPV 2025
L’impegno di ASST Sette Laghi per la prevenzione
In occasione del 4 marzo, Giornata Mondiale per la lotta all’HPV (Papilloma Virus Umano), e dell'8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, ASST Sette Laghi aderisce alla campagna screening e prevenzione di Regione Lombardia, un’importante occasione per informare sui rischi associati all’HPV e sulle misure preventive disponibili.
Il Papilloma Virus è l’infezione sessualmente trasmessa più diffusa in entrambi i sessi: oltre ad essere la causa principale del cancro della cervice uterina, può essere responsabile di altri tumori correlati, prevenibili proprio grazie alla vaccinazione e allo screening.
A tale proposito, ASST Sette Laghi, in occasione delle due giornate, propone una serie di iniziative gratuite, frutto della forte integrazione tra Ospedale e Servizi Territoriali.
In particolare, nei Centri Vaccinali saranno offerte vaccinazioni HPV a ragazze e ragazzi nati tra il 1998 e il 2005, residenti in Regione Lombardia. Inoltre, con il patrocinio dell’Università dell'Insubria, gli studenti dell’Ateneo, sempre di età compresa tra i 18 e i 25 anni e residenti in Lombardia, potranno accedere gratuitamente alla vaccinazione nel Padiglione Biffi - Via O. Rossi n. 9.
Infine, sabato 8 marzo, nei Consultori Familiari saranno eseguiti gratuitamente, su prenotazione, screening della Cervice (Pap-test e HPV-DNA), per le donne tra i 25 e i 64 anni. Le prenotazioni potranno essere effettuate chiamando il Centro Screening di ATS Insubria ai numeri dedicati.
Per maggiori informazioni: https://www.asst-settelaghi.it/contenuto-web/-/asset_publisher/JfjQW9XDDZvR/content/giornate-di-prevenzione-hpv-4-e-8-marzo-2025-

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14/02/2025
14/02/2025
Prevenzione nelle Case di Comunità: ASST Sette Laghi affina un modello sulla scorta del successo della Giornata mondiale contro il Cancro
Tutto esaurito per l'open day organizzato per lo scorso 4 febbraio da ASST Sette Laghi in occasione della Giornata Mondiale contro il Cancro.
Se questo risultato era atteso, considerato il grande interesse della popolazione per i temi della prevenzione, non era così scontato raccogliere un così alto gradimento per un modello organizzativo nuovo, che ASST Sette Laghi sta iniziando a sperimentare. L'open day dello scorso 4 febbraio ha infatti puntato moltissimo sulla territorializzazione dei servizi di prevenzione, coinvolgendo le Case di Comunità e proponendole come sedi dell'offerta, da Laveno a Sesto Calende, da Tradate a Varese e Arcisate.
In particolare, il successo dell'iniziativa è stato frutto di un grande gioco di squadra coordinato dalla Direzione SocioSanitaria, dal Dipartimento di Prevenzione e dai Direttori dei Distretti, che ha raccolto la disponibilità dei professionisti della Brest Unit, della Radiologia, di psicologi dell'équipe del prof. Marco Bellani e genetisti, e che ha potuto contare sulla collaborazione degli Enti del Terzo Settore dedicati al tema: CAOS Varese, Andos Varese, Varese per l'Oncologia e LILT sezione varesina, con il patrocinio di Europa Donna e FAVO.
Nel dettaglio, per quanto riguarda lo screening senologico, si sono esauriti tutti i 77 posti disponibili per le valutazioni ad opera dell'équipe della Prof.ssa Francesca Rovera, Direttore della Breast Unit varesina, con 15 donne prese in carico per l'approfondimento di secondo livello a cura della Radiologia diretta dal Dott. Leonardo Callegari. Si segnalano inoltre ben 58 counselling genetici, che hanno portato alla necessità di programmare 12 approfondimenti e 4 test genetici.
"Per circa un quarto delle donne che si sono sottoposte al counselling genetico è emerso un sospetto di sindrome di predisposizione ereditaria ai tumori - commenta la Dott.ssa Maria Grazia Tibiletti, genetista e membro del Centro di ricerche dei tumori ereditari dell università dell insubria e componente del Comitato scientifico di CAOS - Questo dato evidenzia che il territorio necessita di indagini più approfondite, per individuare i casi sospetti e intervenire per tempo".
L'elevato gradimento delle donne sui servizi proposti è emerso da una rilevazione sull'esperienza riferita dalle donne stesse condotta dalla Prof.ssa Alessandra Grossi, ricercatrice del Dipartimento di Scienze umane e dell'Innovazione per il territorio dell'Università dell'Insubria che ha operato su ingaggio del Terzo Settore.
"Questa rilevazione è parte di un percorso di studio che mira non solo a rilevare l'indice di gradimento dei servizi proposti da ASST Sette Laghi in tema di prevenzione senologica, ma soprattutto a raccogliere i bisogni e le attese delle donne, così da disporre di una base di conoscenze strategiche per progettare e organizzare l'offerta insieme a loro, includendo sempre la loro voce nei processi di sviluppo di nuovi modelli come quello proposto" tiene a sottolineare la Prof.ssa Grossi.
Per quanto riguarda la vaccinazione ai pazienti fragili, ne sono state somminstrate 21, mentre 76 persone si sono sottoposte allo screening HCV. Infine, 10 persone hanno aderito alla possibilità di sottoporsi al counselling per la disassuefazione dall'abitudine al fumo offerto nella sola sede di Arcisate.
"Sulla scorta di questa esperienza e degli esiti della rilevazione condotta dalla Prof.ssa Grossi, tenuto conto anche del forte impulso che giunge dal Terzo Settore in questa direzione, stiamo lavorando per mettere a sistema l'offerta periodica di open day mirati alla prevenzione sfruttando la capillare rete territoriale di ASST Sette Laghi - annuncia il Direttore SocioSanitario, Giuseppe Calicchio - L'idea è organizzare eventi dedicati a cadenza regolare durante l'anno ospitati di volta in volta in una delle nostre sedi distrettuali, per portare la prevenzione sempre più vicino ai cittadini".
"La cultura della prevenzione vede nel territorio il punto di forza ed il link tra il territorio stesso e l'ospedale rappresenta un percorso di cura che investe sulla prossimità e personalizzazione come approccio innovativo - tiene a commentare Adele Patrini, Presidente CAOS e coordinatore del terzo settore coinvolto - La multidisciplinarietà che ha contraddistinto il progetto ha reso il Terzo Settore parte integrante di un processo che crede nel valore etico ed organizzativo del TEAM. Come delegata di FAVO Lombardia, una Federazione che recluta più di 25.000 volontari a livello nazionale, ringrazio profondamente tutti gli attori di questo successo, con una particolare attenzione alle volontarie che hanno concretizzato, con energia e passione, la forza della rete".

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13/02/2025
13/02/2025
Nuovo Ambulatorio di Reumatologia alla Casa di Comunità di Varese
Nuovo Ambulatorio di Reumatologia alla Casa di Comunità di Varese
Dal 20 febbraio, la Casa di Comunità di Varese potenzierà l'offerta di cure specialistiche con un nuovo ambulatorio di Reumatologia, pensato per offrire una risposta ai bisogni dei pazienti più vicina al contesto di vita. Il Servizio, che afferisce alla Reumatologia di Varese, diretta dalla dott.ssa Antonella Capelli, sarà un importante punto di riferimento per la cura di malattie reumatologiche, patologie osteometaboliche, patologie meccanico degenerative e della Sindrome Fibromialgica.
“Grazie alla valutazione precoce e a terapie sempre più efficaci - spiega la dott.ssa Antonella Capelli - è possibile ridurre l’impatto negativo delle malattie reumatologiche e migliorare la qualità della vita dei nostri pazienti”. Inoltre, “La presenza dello specialista reumatologo all'interno della Casa di Comunità – afferma la dr.ssa Anna Malesci, Direttore del Distretto di Varese - consentirà un miglioramento dell’assistenza al malato affetto da malattie reumatologiche con una presa in carico multidisciplinare, in una logica che integra l’assistenza ospedaliera con quella sociosanitaria e sociale in un percorso di cura globale della persona”.

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31/01/2025
31/01/2025
Radioterapia Circolo: a regime l'attività del terzo acceleratore lineare
Radioterapia Circolo: a regime l'attività del terzo acceleratore lineare
Nella Radioterapia dell’Ospedale di Circolo di Varese, è entrata a regime l'attività dell’ultimo dei 3 acceleratori lineari (LINAC) di ultimissima generazione sostituiti tra il 2022 e il 2024. Le tre apparecchiature, due finanziate con fondi PNRR e una con fondi stanziati da Regione Lombardia, per un valore rispettivo di circa 1,5 milioni di euro, sono in grado di garantire efficacia e precisione, consentendo, grazie alla versatilità di utilizzo, un impiego estremamente flessibile ed efficace in molteplici situazioni cliniche.
“La Radioterapia varesina – afferma il Dottor Italo Dell’Oca, Direttore della SC di Radioterapia – si avvale ora di tre acceleratori lineari di ultima generazione che consentono di accrescere significativamente la capacità di soddisfare i bisogni clinici nel settore oncologico, con un impatto positivo sulla qualità dei trattamenti radianti e sulla gestione delle liste di attesa”.
Il nuovo LINAC, utilizzando un sistema di IGRT (Image Guided RadioTherapy), permette di erogare trattamenti radioterapici in modo estremamente accurato e preciso, limitando gli effetti collaterali. Grazie al potenziamento del fascio con tecnologia Flattening Filter Free (FFF) rende possibile erogare trattamenti stereotassici ad alte dosi con precisione millimetrica, riducendo la durata della procedura. Inoltre, consente di monitorare il movimento respiratorio del paziente durante i trattamenti ed è dotato di un sistema di riconoscimento di superficie cutanea per i target più superficiali.
Con l’entrata a regime dell'attività del terzo acceleratore lineare si conclude per l’ASST Sette Laghi un anno di grande rinnovamento tecnologico in cui, accanto agli oltre 14 milioni di euro, assegnati dal PNRR, l’Azienda ha potuto beneficiare di ulteriori 4,2 milioni di euro stanziati da Regione Lombardia con la DGR2615 del 24.06.2024, senza contare altri grandi finanziamenti regionali, a partire dai 3,5 milioni di euro investiti per la realizzazione della nuova sala operatoria ibrida.
